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Progetto “Gener-azioni”

Il progetto Gener-Azioni si è svolto tra settembre 2024 e luglio 2025 e ha avuto l’obiettivo di favorire e valorizzare l’incontro tra adolescenti e over 65, attraverso la condivisione di esperienze e la costruzione di legami intergenerazionali, con azioni strutturate, per tessere un contesto di relazione, con effetti virtuosi sul futuro della comunità.
DOVE SI SVOLGE
Il progetto Gener-azioni ha avuto come area di intervento il Municipio 9 del Comune di Milano.
I PARTNER
I partner sono stati gli Enti del Terzo settore che gestiscono i sei Centri di Aggregazione Giovanile (CAG) presenti nel Municipio:

  • Fondazione Maria Anna Sala (capofila del progetto)
  • Associazione l’amico Charly
  • Giostra Cooperativa Sociale
  • La Lanterna
  • Fondazione Aquilone

I DESTINATARI
I beneficiari (più di 200 giovani e anziani) sono stati intercettati grazie alla rete diffusa e capillare dei partner nell’ambito municipale, che vede collaborazioni con scuole, parrocchie, centri diurni, centri ricreativi per anziani, centri aggregativi multifunzionali e agenzie educative territoriali.

OBIETTIVI
Gli obiettivi del progetto Gener-Azioni sono stati:

  • – favorire la costruzione di legami e di relazioni tra i ragazzi dagli 11 ai 18 anni e gli over 65, in un’ottica di esperienza intergenerazionale che promuova l’inclusione e la socializzazione;
  • – rafforzare il senso di appartenenza territoriale e l’impegno verso una cittadinanza attiva, offrendo luoghi dove sperimentare il senso di comunità e di solidarietà intergenerazionale;
  • – diffondere la creatività e la cultura come elementi chiave per il benessere e lo sviluppo personale;
  • – promuovere il coinvolgimento e protagonismo dei cittadini più emarginati e uno scambio intergenerazionale di qualità.

RISULTATI ATTESI
Il progetto ha favorito un apprendimento continuo, attraverso l’incontro tra generazioni per sperimentare nuove alleanze.
Per quanto riguarda i beneficiari del progetto, sono stati raggiunti 150 ragazzi/e e 70 anziani over 65. Le proposte tecnico/educative si sono svolte attraverso attività specifiche laboratoriali nelle cinque sedi partner, l’organizzazione di eventi aperti alla cittadinanza, come ad esempio visite guidate, e la riqualificazione di due aree verdi. Sono stati prodotti e diffusi contenuti multimediali che hanno permesso a tutti di conoscere il progetto e poter condividere gli apprendimenti raggiunti, sia pratici che esperienziali, con l’intera popolazione. I risultati attesi relativi ai cambiamenti e all’impatto sul territorio sono stati incentrati sull’accrescimento del senso di appartenenza alla comunità, che è stata responsabilizzata nella valorizzazione della conoscenza reciproca tra giovani e anziani, per il superamento di stereotipi e una ridefinizione del loro rapporto.

LA LANTERNA NEL PROGETTO

All’interno del progetto Gener-azioni l’ambito di lavoro di Lanterna è stato il binomio tecnologia e storytelling.
L’obiettivo infatti è stato quello di realizzare percorsi narrativi con l’utilizzo creativo delle parole e con il supporto di strumenti tecnologici e competenze tecniche.
Il coinvolgimento di adolescenti e over 65 è stato incentrato proprio sulla riduzione del divario digitale tra giovani e anziani e sull’approfondimento delle capacità narrative delle nuove generazioni.
La prima fase del progetto ha visto una ventina di preadolescenti e adolescenti interfacciarsi con un’esperta di storytelling, Marta Valagussa, giornalista professionista ed esperta di comunicazione. Con i ragazzi e le ragazze è stato avviato un laboratorio in cui si è svolto un lavoro di elaborazione della lingua. La diversa provenienza geografica e i diversi livelli di conoscenza della lingua italiana non sono stati un limite per la realizzazione di questo lavoro, anzi una ricchezza da mettere a servizio di tutti i partecipanti. Dopo qualche attività ludica sulla lingua italiana, i ragazzi e le ragazze sono stati aiutati a realizzare una storia, tenendo conto di tutte le parti che formano la struttura di un racconto.

Con il progetto Gener-azioni abbiamo voluto trasferire ai più giovani nuove competenze per la narrazione orale e scritta in forma tradizionale. Questo è stato possibile anche grazie alla presenza costante di un’educatrice che ha assistito i ragazzi e le ragazze per tutta la durata del progetto, in ogni sua fase. Nell’ambito dello storytelling sono molto bravi gli anziani, che per natura e per anagrafica tendono a raccontare episodi della propria vita o della grande Storia in modo dettagliato e puntuale. Se da un lato sono molto competenti, gli over 65 vengono spesso considerati “stranieri” rispetto alle tecnologie della comunicazione giovanile e di conseguenza anche rispetto alle loro modalità espressive ed alle loro specifiche forme di incontro e di territorializzazione dello spazio urbano. Al progetto Gener-azioni ha partecipato una decina di anziani, che ha dato il proprio contributo attivo con una partecipazione motivata ed efficace.
La seconda fase del progetto infatti è stata quella di realizzare un laboratorio con un esperto in video producer/editor, Simone Pizzi,e un’educatrice. In questo laboratorio è stato potenziato il coinvolgimento dei giovani in qualità di “competenti ed esperti digitali” per animare le storie raccontate dagli over 65. Durante gli incontri svolti con il video editor si è passati dalla fase di progettazione del video a quella della selezione dei materiali fino alla conseguente elaborazione e montaggio per la realizzazione del video finale, che ha lo scopo di raccontare e fare sintesi dei risultati che ottenuti durante il progetto. Il percorso di videomaking con Simone Pizzi ha permesso a ragazzi e ragazze di comprendere quale media si adatti meglio a documentare le varie fasi del progetto, scoprendo l’utilizzo di altri software rispetto a quelli già noti e utilizzati nel mondo giovanile. I ragazzi e le ragazze hanno poi trasferito queste conoscenze, o almeno alcune di loro, agli anziani coinvolti nel progetto per aumentare le loro competenze in ambito di digitalizzazione.

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