Oggi incontriamo Fiona Agolli, (classe 2000), educatrice presso il CAG Maifermi di Lanterna. Laureata in Scienze dell’educazione in Bicocca, sta svolgendo l’ultimo anno di magistrale, sempre in Bicocca.
Hai sempre voluto fare questi studi?
In realtà è stata una scelta molto meditata. Ho iniziato l’università due anni dopo il diploma. In questo tempo ho lavorato come baby sitter e ho pensato di fare l’educatrice all’asilo nido. Dopo un tirocinio proprio al nido, ho capito che l’educazione non è un argomento che riguarda solo i primi mesi di vita. C’è tanto di più. E soprattutto ci sono gli adolescenti.
E qui entra in gioco Lanterna?
Beh, sì. Dopo quattro anni ero stanca di studiare e basta. Volevo mettermi in gioco e ho cercato un ambito di lavoro che mi potesse attrarre di più. Ecco come sono arrivata in Lanterna.
È di fatto la tua prima esperienza lavorativa strutturata?
Sì. E ne sono molto contenta. Il periodo di prova è andato molto bene. E in un mese noto che si è creato anche un bel gruppo di lavoro con le colleghe.
Come va con i ragazzi e le ragazze?
Mi cercano, sento di essere diventata un punto di riferimento. Al momento voglio proprio lavorare con gli adolescenti. Spero di poterlo fare ancora a lungo. Ma quando finirò l’università, cambieranno un po’ di condizioni…
In che senso?
Al momento vivo presso una residenza universitaria. Al momento della laurea, dovrò trovare una sistemazione e non so se posso permettermi di vivere a Milano. Quindi non so dove potrò trovarmi tra un anno, spero ancora qui.
Difficile lasciare Lanterna…
Sì, credo di sì. Anche perché mi ritrovo molto negli adolescenti che incontro al CAG.
Perché?
Ho un background migratorio, sono di origini albanesi, anche se io sono di seconda generazione. I miei genitori sono venuti qui dall’Albania e ho vissuto sulla mia pelle episodi di razzismo e povertà economica. Ma tutto sommato ne sono uscita bene. E credo che la scelta dei miei studi dipenda tanto anche da quello che ho vissuto da piccola.